Perchè esiste questo blog?

Immagine evocativa che mostra il flusso di coscienza, vera fonte ispiratrice di un sacco di blogger. Oppure “Scene from A Midsummer Night’s Dream” di Edwin Landseer, se siete proprio pignoli.

La risposta a questa domanda è forse più complessa di quanto io voglia ammettere, ma proverò ad elencare tutto quello che il mio subconscio censurerà.

Il motivo principale è che credo nella rinascita dei blog, perchè il pluralismo dell’informazione va bene ma i social network esagerano. Credo che i blog, così come i forum, siano uno strumento filtrante di per sè. Nel primo caso, è necessario impegnarsi a sufficienza e scrivere articoli sufficientemente interessanti da trovare una qualche forma di pubblico, altrimenti ciò che si scrive cade nel vuoto cosmico dell’internet. Nel secondo caso, c’è una community che fa da filtro, e se non filtra le boiate allora il forum diventa un covo di blateratori, complottisti e hater autoalimentato e circoscritto. In entrambi i casi, mi sembrano ottimi risultati.

Secondariamente, mi capita di pensare a cose che vorrei condividere con qualcuno a cui può interessare leggerle, quindi invece di spiattellarle in faccia al mondo attraverso un feed pieno di Buongiornissimikaffèè, ho deciso di raccoglierle qui.

Il terzo motivo è che questi ragionamenti sono spesso frutto di opinioni personali mie o di miei conoscenti, non sempre politicamente corrette, non sempre adatte a un pubblico “vasto”, quindi fraintendibili e oltretutto contestabilissime. Ma dato che amo parlare e confrontarmi con chi dico io e non con cani e porci, alla faccia del “sono libero di vomitarti addosso la mia ignoranza perchè siamo sull’internet”, un blog mi dà la possibilità di rispondere ai commenti (che mi pare), cancellare i commenti (che mi pare), mandare a stendere chi mi pare.

Spero vi possa interessare quello che scrivo e come lo scrivo. Se siete d’accordo con ciò che leggerete in questo blog, ma soprattutto se non lo siete, sentitevi liberi di scrivermi un commento. Allo stesso modo, mi sentirò libero di rispondere, cancellare il commento o mandarvi a stendere. Evviva l’internet!